Il Negrito della Bolivia (Carduelis atrata) appartiene alla famiglia dei fringillidi. Presenta l’intero piumaggio di un nero intenso e lucido sul quale spiccano contenuti disegni giallo oro. Il dimorfismo sessuale è minimo dato solo dal piumaggio più opaco della femmina. Vive nella boscaglia su tutta la catena delle Ande ad altitudine che variano dai 1500 ai 2500 metri, ma è stato avvistato anche a quote superiori. La popolazione più numerosa si trova in Bolivia, da cui il nome. Il canto si può distinguere in due tipi: uno lento, dolce e melodico varia incatenato in una frase, mentre lo emette non rizza il corpo e la testa, gonfiando la gola, come canarini ed altri uccelli, ma la dondola a destra e sinistra quasi a battere il tempo; l’altro rapido, continuo e forte che utilizza per il corteggiamento della femmina, atteggiando il corpo e le ali come altri Carduelis. Si tratta di una delle ultime specie di Spinus americani introdotta negli allevamenti europei e che ha presentato maggiori difficoltà di adattamento; gli allevatori dei Paesi Bassi sono stati i primi ed i più bravi nella riuscita. Oggi anche in Italia si trovano ceppi domestici, che si riproducono, anche se limitatamente. Fino ad un paio di anni fa una coppia di i Negriti costava intorno a 750 €. oggi il prezzo si è quasi dimezzato. Questo splendido esemplare della fauna dell’America Meridionale è quello che mi ha affascinato di più fra quelli che ho posseduto; un maschio è stato collocato in una voliera, e me ne godo il canto.