Il fanello un uccello a me molto caro la mia esperienza con questo uccello è stata bellissima è una specie indigene, il suo disegno è netto ed armonioso, su di esso si mescolano dei colori bellissimi, dal bruno caldo del dorso al rosso vivo di fronte e petto, dal grigio del disegno facciale al bianco candido della banda alare che stacca elegantemente sul nero delle remiganti.
Il suo canto poi, è molto melodioso, caratteristicamente flautato, molto apprezzato dagli appassionati, specie dagli inglesi che lo ritengono superiore a quello dello stesso cardellino.
Allevare il Fanello non è impresa molto ardua, tutto sta nell'entrare in sintonia con il suo difficile carattere per riuscire poi a soddisfare le sue poche ma essenziali esigenze.
In base alle mie esperienze personali, consiglierei di alloggiarlo in gabbie non inferiori ai 90 cm, chiuse su tutti i lati eccetto il frontale.
Per ciò che riguarda il lipocromo, non avviene una muta parziale pre-nuziale, come nei tristis, ma è una forte usura delle parti apicali del vessillo, a determinare la comparsa del rosso, già presente (previo alimentazione colorante) dalla muta di fine estate.
Strappando qualche piuma dell'alto petto, nei novelli, come negli organetti, è possibile determinare il sesso con certezza, somministrando del cartamo tritato, o altri prodotti adatti allo scopo, sarà possibile vedere le piume con presenza lipocromica, soffiando sul soggetto.
Per il colore consiglio, di somministrare a fine febbraio un pò di cartamo tritato, sementi prative allo stato lattiginoso, del polline in grani ,spirulina e un pò di carota.
E' molto importante che nel periodo riproduttivo i fanelli beneficino della massima tranquillità, evitando la presenza di estranei nel locale di allevamento e limitando la propria allo stretto necessario.
Utilizzando questa accortezza si può tranquillamente lasciare alla femmina l'incombenza della cova e dell'allevamento dei nidiacei, certi della sua diligenza.
Alla schiusa la fanella dimostrerà di essere una madre eccellente, palesando doti nutricatorie di cui personalmente non ho mai potuto osservare eguali, nemmeno nelle femmine che utilizzo come fidate balie.
I piccoli raggiungono l'indipendenza in circa un mese ed a quell'età sono già riconoscibili i due sessi.
I maschi presentano una tonalità di bruno del dorso più calda e, caratteristica fondamentale.